GRAMMATICA ITALIANA
Pronomi personali soggetto
I pronomi personali soggetto indicano le persone che prendono parte come soggetto a un atto comunicativo.
In italiano, a differenza di altre lingue come l’inglese, l’uso dei pronomi personali soggetto è piuttosto limitato, questo succede perché la persona viene indicata dalla desinenza verbale e quindi l’uso dei pronomi personali soggetto può risultare superfluo:
io canto – tu canti – lui canta
in questi esempi le desinenze -o, -i e –a indicano chi sta facendo l’azione e il pronome non sarebbe necessario.
Ci sono casi però in cui è consigliabile l’uso dei pronomi personali soggetto:
- Con il congiuntivo presente perché presenta la stessa forma per più persone e omettere i pronomi personali soggetto potrebbe creare confusione e ambiguità.
Credi che canti bene? (io, tu o lui?)
- Quando si vuole dare maggior enfasi alla persona soggetto:
la compriamo noi, non preoccupatevi;
I pronomi personali soggetto di prima e di seconda persona (io, tu, noi e voi) sono uguali tanto per il soggetto maschile quanto per il soggetto femminile:
tu sei italiano;
tu sei italiana;
I pronomi personali soggetto di terza persona invece dispongono di tre coppie per il singolare:
egli – ella (persone)
lui – lei (persone, animali e cose)
esso – essa (animali e cose)
di una forma per il plurale che varia in genere:
essi – esse (persone, animali e cose)
e una forma per il plurale che non varia in genere:
loro (persone e animali)
le forme lui, lei e loro si sono affermati e sono usati maggiormente come pronomi di terza persona e in funzione di oggetto, particolarmente nei seguenti casi:
- per rafforzare il soggetto quando il pronome viene messo dopo il verbo:
l’hanno comprato loro;
lo porto io;
lo porto io;
- quando il pronome è in funzione di predicato:
se io fossi te;
- nei complementi di paragone dopo come e quanto:
Carlo è intelligente come lui;
- fra ecco e che pronome relativo:
ecco loro che mangiano poco;
- nelle contrapposizioni:
voi dite di sì, invece noi diciamo di no;
- con un verbo al participio o al gerundio:
abbracciando lui ti sentirai più sicura;
tornato lui abbiamo ricominciato a lavorare;
tornato lui abbiamo ricominciato a lavorare;
- nelle esclamazioni ellittiche:
fortunati loro!;
- in espressioni senza il verbo:
Chi ha rotto il computer? – Loro;
- dopo anche, neanche, nemmeno, neppure, pure e proprio:
neanche loro hanno fatto i compiti;
senti chi parla, proprio lui che non lavora;
In alcuni casi le forme io e tu sono sostituite dalle forme complementari me e te:
- quando si trovano dopo come e quanto:
devi studiare come me;
sono felice quanto te;
- nelle frase dove il soggetto è differente ed hanno una funzione predicativa:
se lui fosse te si sforzerebbe di più;
- nelle esclamazioni che non contengono il verbo:
povero me!;
beato te!;
- nei dialoghi informali:
lo portiamo io e te;
i pronomi personali soggetto possono essere rinforzati da stesso e da altri (solo con la 1° e la 2° persona plurale):
io stesso – tu stesso – lui stesso;
noi altri – voi altri;
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