Il genere dei nomi
Il genere dei nomi
L`italiano possiede solamente due generi, il maschile e il femminile; non ha invece il genere neutro. È indispensabile conoscere quali sono le regole grammaticali che stabiliscono quando un nome è di genere maschile o di genere femminile, per evitare di fare errori di concordanza quando si utilizzano con gli articoli, gli aggettivi o i participi passati.
Il genere dei nomi può essere maschile o femminile; per quanto riguarda le persone e gli animali, dove il genere coincide quasi sempre con il sesso:
il ragazzo – la ragazza
il gallo – la gallina
Tuttavia, non sempre esiste una corrispondenza e ci sono alcuni casi in cui il “genere grammaticale” non corrisponde al “genere naturale”:
la sentinella (uomo)
la guardia (uomo)
il soprano (donna)
il contralto (donna)
Con i nomi di cose che indicano oggetti, azioni o concetti astratti, il genere dei nomi è puramente grammaticale e non ha alcun legame con le loro caratteristiche fisiche. L’uso dato a questi nomi nel corso degli anni ha stabilito il genere, per cui in caso di dubbio è necessario ricorrere all’uso del dizionario.
tavolo (maschile)
sedia (femminile)
pugilato (maschile)
corsa (femminile)
odio (maschile)
felicità (femminile)
La distinzione di maschile o femminile in questi casi, rappresenta una mera convenzione e ha un valore esclusivamente grammaticale.
Oltre all’esperienza, ci sono due elementi che ci possono aiutare a definire il genere dei nomi: la terminazione e il significato. Però, in caso di dubbio, è raccomandabile ricorrere all’uso del dizionario.
Il genere dei nomi secondo il significato
In base al loro significato, generalmente sono di genere maschile:
- gli alberi: l’abete, l’arancio, il melo, il pino, il ciliegio, l’ulivo; ma ve ne sono anche di femminili: la palma, la quercia, la vite;
- i nomi dei metalli e degli elementi chimici: l’argento, il ferro, il bronzo, il rame, l’ossigeno, il potassio, l’uranio;
- i nomi dei mesi e dei giorni della settimana (tranne la domenica): giugno, novembre, aprile, il martedì, il giovedì, il sabato;
- i nomi dei mari, laghi, fiumi, monti: il Monviso, il Vesuvio, l’Everest, gli Appennini; lo Ionio, il Tirreno; il Po, l’Arno, il Tamigi, il Danubio; il Garda, il Trasimeno. Ma parecchi nomi di monti sono femminili: le Alpi, le Dolomiti, le Ande; come pure molti nomi di fiumi: la Senna, la Maiella.
- i nomi dei punti cardinali: il Nord (il Settentrione), il Sud (il Mezzogiorno, il Meridione). l’Est il levante, l’Oriente), l’Ovest (il Ponente, l’Occidente).
Sono invece di genere femminile:
- i nomi dei frutti: la ciliegia, l’arancia, la pera, l’albicocca, l’oliva, la banana. Ce ne sono comunque molti di genere maschile: il limone, il dattero, il fico, l’ananas;
- i nomi delle materie scolastiche e delle nozioni astratte: la storia, la fisica, la biologia, la linguistica, la cattiveria, l’invidia, la fede, la pace;
- i nomi dei continenti, degli Stati, delle regioni, delle città e delle isole: l’America, l’Asia; l’Italia, l’Inghilterra, la Grecia, l’Argentina; la Lombardia, la Calabria, la Campania, le Marche; la Milano moderna, la Torino industriale; la Sicilia, la Sardegna, la Groenlandia, le Antille. Ma numerosi sono anche i nomi maschili di Stati: il Belgio, il Perù, l’Egitto, gli Stati Uniti; di regioni: il Piemonte, il Lazio; di città: il Cairo; di isole: il Madagascar.
Il genere dei nomi secondo la terminazione.
- I nomi con la desinenza in (o) di solito sono di genere maschile:
il tavolo
il pomodoro
l`albero
il cavallo
il ragazzo
il disprezzo
Però ci sono alcuni casi in cui sono di genere femminile:
la mano
la dinamo
la radio
la biro
- I nomi con la desinenza in (a) di solito sono di genere femminile:
la casa
la sedia
l`edera
però ci sono alcuni nomi, generalmente che terminano in “ma” che sono di genere maschile:
il problema
il pigiama
il diploma
il vaglia
ed alcuni di entrambi i generi:
il/la pianista
il/la giornalista
il/la tennista
- I nomi con la desinenza in (e) possono essere o di genere maschile o di genere femminile:
il fiume (maschile)
l´amore (maschile)
la mente (femminile)
l`informazione (femminile)
- I nomi con la desinenza in (i) sono di genere femminile tranne pochissime eccezioni come “il brindisi”:
la crisi
l`analisi
la tesi
l’analisi
- I nomi con la desinenza in (-tà) e (-tù) sono di genere femminile:
la verità
la civiltà
la gioventù
la virtù
- I nomi che terminano con una (consonante) sono normalmente di origine straniera e generalmente vengono considerati di genere maschile
lo sport
il gas
il film
il tram
il bar
ma ve ne sono alcuni anche di genere femminile:
la gang
la holding
Però in molti casi si tende anche a preferire il genere di quello che sarebbe il corrispondente italiano della parola presa in prestito:
una chat (una chiacchierata)
un’e-mail (una posta elettronica)
ESERCIZI INTERATTIVI RELATIVI ALLA LEZIONE
FAI CLIC QUI
INDICE GENERALE
web amiche dello stesso autore
Corso gratutito di italiano per stranieri
www.italianogratuito.com
Sito web con centinaia di esercizi e atttività interattive di italino
www.italianoinlinea.com
Sito web con cursos gratuitos de música
www.composicionmusical.es