GRAMMATICA ITALIANA

Pronomi possessivi

 

I pronomi possessivi sono uguali agli aggettivi possessivi, dai quali si distinguono per il fatto che gli aggettivi possessivi accompagnano i nomi, mentre i pronomi possessivi fanno le veci dei nomi evitandone la ripetizione e, allo stesso tempo, indicando il possesso o l’appartenenza delle cose o persone di cui fanno le veci.
 

Pronomi possessivi

 
I pronomi possessivi sono sempre preceduti dall’articolo determinativo o dalla preposizione articolata:
 
Le mie scarpe sono quelle marroni, le tue sono quelle nere. 
Il mio quaderno è quello vicino al tuo.
 
Nei due esempi anteriori mie e mio sono aggettivi possessivi perché accompagnano i nomi “scarpe e quaderno«, invece tue e tuo sono pronomi possessivi perché ne fanno le veci.
 
I pronomi possessivi possono non riferirsi a un nome espresso anteriormente ed essere usati anche con valore sostantivale:
 
fa bene a difendere il suo; (ciò che gli appartiene) 
come stanno i tuoi?; (la tua famiglia) 
spero che abbia ricevuto la mia ultima; (lettera)
 
ne hai combinata una delle tue; (malefatte) 
anch’io ho il diritto di dire la mia; (opinione) 
lui è dei nostri; (dalla nostra parte) 
brindiamo alla vostra; (salute) 
sta sempre sulle sue; (non da confidenza)

Ci sono casi in cui il possesso può essere indicato senza usare un aggettivo o un pronome possessivo, ma usando un pronome personale di terza persona in funzione di complemento di specificazione:

Abbiamo conosciuto la sorella di lui.
 
Sono pronomi possessivi anche il proprio, la propria, i propri, le proprie e l’altrui, la altrui, gli altrui e le altrui.
 
Occorre ricordare che il proprio si può usare solamente quando il soggetto coincide con il possessore della preposizione, negli altri casi bisogna usare il possessivo il suo, la sua ecc.:
 
Carlo parla sempre del proprio lavoro. (soggetto e possessore coincidono)
Ho incontrato Carlo con sua madre. (soggetto e possessore sono diversi)