Prova di comprensione di lettura avanzate
L’acqua e la crisi idrica
L’acqua è un elemento, anzi più propriamente un composto, molto importante per la vita dell’uomo e del pianeta. La superficie terrestre è formata per la maggior parte di acqua e quasi tutti gli esseri viventi possono essere descritti come entità costituite da soluzioni saline in acqua di macromolecole, principalmente proteine. Per esempio, nell’uomo l’acqua rappresenta il 75% del peso corporeo.
Ciascuno di noi può vivere anche un mese senza cibo, ma senz’acqua non può sopravvivere che per pochi giorni.
Va ricordato, inoltre, che l’acqua è al centro di quel meraviglioso processo produttore di sostanze organiche ed ossigeno che è la fotosintesi e che la stessa storia della civiltà umana si intreccia con quella dell’acqua.
Le prime grandi civiltà, quella egizia e quella babilonese, sorsero in prossimità di grandi fiumi: il Nilo, il Tigri e l’Eufrate. Parimenti la millenaria civiltà indiana si è sviluppata sulle rive dei fiumi Indo e Gange.
L’acqua è poi per l’uomo, oltre che mezzo necessario di sostentamento, anche elemento di gioco e occasione di gioia. Le spiagge e i parchi acquatici sono affollatissimi, mentre laghi, cascate e fontane contribuiscono a costituire pittoreschi e ameni paesaggi da cui l’occhio umano trae gratificazione estetica e ristoro.
Certo l’acqua può assumere anche valenze e simbologie negative e distruttive, come nel caso delle inondazioni e degli uragani; la Bibbia cita il diluvio come castigo di Dio. Tuttavia è innegabile che l’acqua è fondamentale per lo sviluppo della vita.
Con l’evolversi della civiltà e con l’affermazione di una visione mercantile del mondo l’acqua si sta trasformando in merce, in risorsa sempre più scarsa. Nonostante i progressi dell’ingegneria idraulica, capace di costruire acquedotti, argini, canali, dighe, bacini sempre più capienti e sofisticati, l’acqua è accessibile in misura insufficiente per larga parte della popolazione mondiale.
La dissalazione dell’acqua marina, il 90 per cento di tutta l’acqua del globo, potrebbe risolvere definitivamente il problema, qualora si riuscisse a mettere a punto una tecnologia meno costosa di quella attuale. Nel frattempo, lo sviluppo industriale, l’incremento dei consumi e la crescita demografica dei Paesi del Terzo e del Quarto Mondo comportano una sempre maggiore richiesta di acqua.
L’acqua è necessaria per irrigare le terre coltivate e renderle più fertili e produttive. È importante, inoltre, per lo svolgimento di molte lavorazioni industriali. Sfruttando l’energia cinetica dell’acqua si produce l’energia idroelettrica, fonte importante nel bilancio energetico di tante nazioni, compresa la nostra.
L’acqua è infine importante per il funzionamento delle reti fognarie, per lavare gli alimenti, per l’igiene personale. Costituisce perciò un fattore critico nella prevenzione delle epidemie di malattie infettive particolarmente gravi come il tifo e il colera.
Non è difficile ipotizzare che la scarsità di acqua sarà uno dei problemi fondamentali del terzo millennio e c’è chi sostiene che proprio per contendersi questa risorsa così importante, si combatteranno in futuro le guerre per l’acqua anziché per il petrolio.
Proprio per prevenire tali conflitti e per aiutare le popolazioni più bisognose, i paesi più ricchi dovrebbero mobilitarsi. Spesso i paesi più poveri non abbisognano di tecnologie particolarmente avanzate e costose, ma di tecnologie semplici, a basso costo e soprattutto rispettose della cultura e dell’equilibrio delle comunità presso cui si interviene.
Per aiutare i paesi poveri a superare la crisi idrica, più ancora che soluzioni tecniche, occorre forse superare l’economicismo oggi imperante, che in parte distorce la nostra percezione dei problemi e sviluppare, invece, la responsabilità e l’equità sociale.
Superando gli egoismi e i consumi dissennati dei privilegiati del pianeta, è necessario insomma permettere anche ai più poveri l’accesso a quella risorsa limitata, ma vitale, che è l’acqua.
Purtroppo la bolletta dell’acqua sta diventando un serio problema anche per l’Occidente, sia per i singoli, le cui retribuzioni, sempre più magre, non consentono di far quadrare il bilancio familiare, sia per gli stati.
Il consumo di acqua va ottimizzato, l’acqua non va sprecata o, peggio ancora, inquinata con pesticidi e scarichi industriali. Le reti idriche vanno modernizzate. Nel rispetto della natura e del ciclo dell’acqua, vanno evitate le emissioni di gas serra e la cementificazione e la speculazione edilizia selvagge delle zone costiere.
Si tratta di impegni seri che richiedono non soltanto la consapevolezza e la partecipazione del singolo cittadino, ma, soprattutto, la volontà politica di cambiare l’attuale stato di cose.
ESERCIZIO INTERATTIVO DI COMPRENSIONE DI LETTURA
Metti a prova la tua comprensione di lettura con il seguente esercizio, Dopo aver letto attentamente il testo anteriore completa le affermazioni che seguono scegliendo una delle quattro possibilità.
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