GRAMMATICA ITALIANA

Significato degli avverbi


Il significato degli avverbi

Se facciamo un’analisi del significato degli avverbi, possiamo dividerli in sei categorie: avverbi di modo, avverbi di luogo, avverbi di tempo, avverbi di giudizio, avverbi di quantità e avverbi di interrogativi.
  • Il significato degli avverbi di modo o qualificativi, ci fornisce informazioni sul modo in cui si compie l’azione espressa dal verbo o in che modo va intesa la qualità espressa da un aggettivo o il senso di un altro avverbio. Appartengono a questa categoria la maggioranza degli avverbi in –mente e in –oni, gli aggettivi con funzione avverbiale ed alcune altre forme. Essi rispondono alle domande:
agevolmente (aggettivo in –mente) 
penzoloni (aggettivo in –oni) 
guardare storto (aggettivo con funzione avverbiale) 
bene, male, volentieri (altre forme)
 
 
Ci sono anche numerose locuzioni avverbiali di modo:
 
a più non posso 
in fretta e furia 
di buon grado 
in un batter d’occhio 
all’impazzata 
di corsa 
di sicuro 
di solito 
in fretta
 
  • Il significato degli avverbi di luogo, ci fornisce informazioni sul luogo dove avviene un fatto o in cui si trova una persona. Essi rispondono alle domande: Dove? In che luogo? Di dove?
A questa categoria appartengono avverbi come:
 
vicino 
accanto 
dappertutto 
fuori 
dentro 
dietro 
davanti 
sopra 
sotto 
via 
altrove
 
 
le locuzioni avverbiali come:
 
di qua 
di là 
di sopra 
di sotto 
in su 
in giù 
per di qua 
per di là 
da questa parte 
nei dintorni



 

 
appartengono agli avverbi di luogo  anche le particelle ci, vi (poco usato) e ne:
 
nell’aula c’è una lavagna (in quel luogo); 
me _vado (da quel luogo);
 
 
alcuni avverbi di luogo indicano la distanza di un oggetto, di un luogo o di una persona dagli interlocutori:
 
qui, qua (vicino a chi parla) 
lì, là, lassù, laggiù (lontano da chi parla e da chi ascolta)

 

  • Il significato degli avverbi di tempo, ci fornisce informazioni sul tempo determinato o indeterminato in cui avviene un fatto o si determina una condizione. Essi rispondono alle domande: Quando? In quale tempo?  A questa categoria appartengono avverbi come:
ora 
adesso 
oggi 
allora 
prima 
dopo 
ieri 
domani 
poi 
ancora 
presto 
tardi 
sempre 
mai 
già 
finora
 
 
Ci sono anche numerose locuzioni avverbiali di tempo:
 
un giorno 
di quando in quando 
ad un tratto 
in un batter d’occhio 
nel frattempo 
di buon’ora 
in tempo 
in men che non si dica
  • Il significato degli avverbi di giudizio o valutazione, ci fornisce informazioni sull’affermazione, negazione o dubbio con rispetto ad un determinato evento e si possono quindi dividere in tre subcategorie.
    • Avverbi di affermazione:
certo 
certamente 
esattamente 
sicuro 
sicuramente 
proprio 
appunto
  • Avverbi di negazione:
non 
neanche 
nemmeno 
neppure 
mica
 
Se questi avverbi seguono il verbo si deve usare la negazione non, mentre si usano da soli quando lo precedono:
 
non lo vuole nemmeno provare (con il non dopo il verbo)
nemmeno lo vuole provare (senza il non prima del verbo)
  • Avverbi di dubbio:
forse 
quasi 
probabilmente 
eventualmente 
magari 
circa



 

  • Il significato degli avverbi di quantità, ci fornisce informazioni in modo non preciso e indefinito, sulla quantità di ciò che è espresso dal verbo. Essi rispondono alle domande Quanto? In che misura? A questa categoria appartengono avverbi come:
molto 
poco 
tanto 
troppo 
alquanto 
altrettanto 
parecchio 
assai 
abbastanza 
nulla 
niente 
più 
meno 
quanto 
grandemente 
appena
 
 
l’avverbio di quantità affatto significa “del tutto, interamente”, acquista significato negativo solamente quando è preceduto da una negazione:
 
sono affatto sbalordito da quello che dici (del tutto) 
non sono affatto sbalordito da quello che dici (per nulla)
 
 
Ci sono anche alcune locuzioni avverbiali di quantità:
 
a bizzeffe 
press’a poco 
all’incirca 
fin troppo 
né più né meno
  • Il significato degli avverbi interrogativi, ci fornisce informazioni sul modo, il luogo, il tempo, la causa, la misura o il valore con cui viene introdotta una domanda.
Come? (modo) 
Dove? (luogo) 
Quando? (tempo) 
Quanto? (misura) 
Perche? (causa)
 
 
Sono usati nelle interrogazioni dirette:
 
Come stanno i tuoi genitori?
 
Nelle interrogazioni indirette funzionano come congiunzioni subordinative:
 
Ditemi quando farete l’esame.