La preposizione

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La preposizione

La preposizione

La preposizione è una parte del discorso che indica la relazione tra due parole o gruppi di parole all’interno di una frase. Le preposizioni sono parole invariabili che precedono un sostantivo, un pronome o un’altra parola che richiede il loro uso, e servono a specificare la relazione tra tale elemento e un altro termine della frase.

Il termine «preposizione» deriva dal latino «praepositio«, che significa «posizionato prima«. Infatti, le preposizioni sono posizionate prima di un sostantivo, un pronome o un’altra parola che ne richiede l’uso.

Le preposizioni possono indicare la posizione, il tempo, la direzione o la relazione tra le parole all’interno della frase. Ad esempio, nella frase «La bicicletta è accanto al muro«, la preposizione «accanto» indica la posizione della bicicletta rispetto al muro.

Le preposizioni sono importanti per la grammatica e per la comprensione della lingua, perché la loro posizione e la loro scelta possono influire sul significato della frase.

Per avere un’idea della loro importanza, basta provare a eliminare le preposizioni da un testo, per renderci conto di quanto difficile sia comprendere il messaggio che trasmette:

Io vado ufficio ogni giorno 8 mattino. Lavoro i miei colleghi progetti importanti. Spesso mangiamo insieme pausa pranzo. Dopo lavoro, torno casa macchina arrivo sempre 6 sera.

Con l’aggiunta delle preposizioni, tutto diventa comprensibile:

Io vado in ufficio ogni giorno alle 8 del mattino. Lavoro con i miei colleghi su progetti importanti. Spesso mangiamo insieme durante la pausa pranzo. Dopo il lavoro, torno a casa in macchina e arrivo sempre verso le 6 di sera.

Le preposizioni sono quindi una parte essenziale della struttura della frase e della grammatica, poiché determinano la relazione tra le parole e il significato complessivo della frase. Senza preposizioni, le frasi risulterebbero prive di significato preciso e di coesione sintattica.

Preposizioni funzionali subordinanti

Le preposizioni sono chiamate anche «funzionali subordinanti» perché svolgono una funzione grammaticale specifica all’interno della frase e creano una relazione subordinata tra le parole o le frasi che collegano. In altre parole, le preposizioni non hanno un significato proprio, ma servono a specificare il ruolo delle parole o delle frasi che seguono rispetto ad altre parti della frase, fungendo da connettivo tra la proposizione subordinata e la proposizione principale, creando una dipendenza sintattica tra le due.

Ad esempio, nella frase «ho preso il libro dalla libreria«, la preposizione «dalla» indica la provenienza del libro e stabilisce una relazione subordinata tra il libro e la libreria. In questo caso, la preposizione «dalla» svolge una funzione grammaticale subordinante, perché la sua presenza modifica il ruolo sintattico della parola «libreria» nella frase.

Le preposizioni funzionali subordinanti sono un importante elemento di coesione testuale, in quanto consentono di creare legami tra le diverse parti del testo, garantendo la coerenza e la coesione della comunicazione.

Nella grammatica italiana, le preposizioni possono essere descritte sia in termini di funzione, che di significato.

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La funzione delle preposizioni

La funzione delle preposizioni

La funzione delle preposizioni

La funzione delle preposizioni

In italiano, le preposizioni si suddividono in tre tipi in base alla loro funzione all’interno di una frase: preposizioni proprie, preposizioni improprie e locuzioni prepositive.

Le preposizioni proprie

Le preposizioni proprie sono quelle che non hanno un significato specifico e sono utilizzate per indicare una posizione, un movimento, una relazione di tempo o di modo. Esempi di preposizioni proprie sono «di», «a», «da», «in», «con», «su», «per», «tra» e «fra». Queste preposizioni possono essere usate in modo semplice, cioè senza essere unite a un articolo determinativo. Come per esempio:

«vado a casa», «sono con gli amici», «mangio per vivere».

Tuttavia, alcune preposizioni possono anche essere utilizzate in modo combinato con gli articoli determinativi, per formare preposizioni articolate, come «del», «agli», ecc.

Le preposizioni improprie

Le preposizioni improprie sono quelle che possono avere più di un significato e possono essere utilizzate in modo non letterale. Esempi di preposizioni improprie sono:

«contro», «presso», «oltre» .

Queste preposizioni possono essere precedute o seguite da un articolo determinativo, ma non sempre lo richiedono. Ad esempio:

» verso gli altri», «contro il muro», «dentro l’idea».

Le locuzioni prepositive

Le locuzioni prepositive sono gruppi di parole che funzionano come preposizioni e hanno un significato specifico. Le locuzioni prepositive possono essere composte da due o più parole. Alcune esempi di locuzioni prepositive sono:

«a causa di», «a proposito di», «in base a», «in vista di».

Le locuzioni prepositive non possono essere divise, ovvero non possono essere separate da altre parole all’interno di una frase.

La scelta della preposizione corretta dipende dal contesto e dal significato che si vuole esprimere.