I verbi di servizio

I verbi di servizio

I verbi di servizio possono avere un loro significato e possono essere utilizzati autonomamente,  vengono utilizzati come sostegno di altri verbi, dei quali specificano, completano e arricchiscono il loto significato.

Fra i verbi di servizio ci sono:

I VERBI AUSILIARI ESSERE O AVERE i più importanti per la loro funzione di aiutare gli altri verbi  a formare i tempi composti, in latino «auxilium» significa appunto aiuto.

I VERBI SERVILI chiamati così perché accompagnano l’infinito di un’altro verbo, del quale indicano la necessità, la possibilità o la volontà di compiere una determinata azione.

I VERBI FRASEOLOGICI che vengono utilizzati davanti a un altro verbo per indicare l’aspetto dell’azione, se durativa, ingressiva, se inizia, se finisce o se prosegue.

In questa sezione vedremo in dettaglio tutti i verbi di servizio e il loro utilizzo



Continua a imparare i verbi di servizio facendo clic sui link qui sotto:

I verbi ausiliari

I verbi servili

I verbi fraseologici

Struttura dei verbi italiani

Struttura dei verbi italiani

Il verbo è una parola che può variare molto per trasmettere differenti tipi di informazione.

É composto da due parti:

a sinistra una parte che non cambia denominata RADICE e a destra una parte variabile denominata DESINENZA.

Le forme dei verbi

La radice serve per indicare il tipo di azione che il verbo vuole trasmettere, la desinenza invece può variare per trasmettere:

·         Chi è che compie l’azione

·         Se è una persona o se sono molte persone.

·         Quando viene effettuata l’azione se al presente, al futuro o al passato

·         Se l’azione è reale, eventuale, possibile, ecc.

·         Se l’azione è momentanea, duratura, ecc.

·         Se l’azione viene effettuata o viene subita.

Per esempio la desinenza del verbo   ASCOLT-IAMO ci indica:
  1.      Che la persona che compie l’azione siamo noi
  2.      Che sono più di una persona chi compie l’azione
  3.      Che l’azione sta avvenendo nel presente

4.      Se l’azione è reale, eventuale, possibile, ecc.

5.      Che l’azione è reale

6.      Che l’azione dura nel tempo

7.      Che l’azione si compie e non è subita

Il verbo è la unica parte all’interno di un discorso, che può fornire molte informazioni semplicemente variando una parte di se stessa, in questa sezione analizzeremo in linea generale, le varie forme che un verbo può assumere che sono:

 

 

Leggi i seguenti articoli sul verbo italiano

 

La persona e il numero

I modi

I tempi

L’aspetto dell’azione

 

Genere e forma dei verbi

Genere e forma dei verbi

Quando parliamo di genere e di forma dei verbi, ci riferiamo al significato dei verbi inteso come la relazione che stabilisce con il soggetto.

Il genere divide i verbi in:

TRANSITIVI quando l’azione del soggetto passa direttamente su una persona, un animale o una cosa

IL RAGAZZO (soggetto) 
LAVA (verbo transitivo) 
LA MACCHINA(oggetto)

INTRANSITIVI quando l’azione del soggetto  non passa direttamente su una persona, animale o cosa, ma si esaurisce nel soggetto stesso che la compie.

I BAMBINI (soggetto)  
RIDONO (verbo intransitivo)
 
La Forma invece indica se il soggetto compie un’azione, la subisce o entrambi i casi e quando non viene indicato o non esiste il soggetto che compie l’azione.

Può essere ATTIVA  quando il soggetto compie l’azione:

IL RAGAZZO LAVA LA MACCHINA

o può essere PASSIVA quando il soggetto è chi riceve l’azione:

LA MACCHINA È LAVATA DAL RAGAZZO

Può essere RIFLESSIVA quando il soggetto compie e nello stesso tempo subisce l’azione:

IL RAGAZZO SI LAVA

Può essere IMPERSONALE quando non esiste il soggetto o quando l’azione non si può attribuire a nessuna persona, animale o cosa.

IN INVERNO NEVICA MOLTO

In questa sezione vedremo in dettaglio tutti i generi e le forme dei verbi italiani.



Il verbo

IL VERBO

Il verbo

 

Il verbo

 
Il verbo (dal latino verbum) che significa parola, svolge un ruolo molto importante all’interno di una frase.
 
Infatti, il verbo ci dà informazioni relative allo stato, modo di essere o all’azione, che gli esseri viventi o le cose compiono o subiscono. 
 
Ci può informare sull’esistenza di qualcuno o qualcosa:
 
Sulla strada ci sono molte macchine. 
Nel supermercato ci sono molte persone.
 
Sul modo di essere di una persona, animale o cosa:
 
Mia madre è felice. 
Il leone è feroce.
 
Sul tipo di azione che compie un essere vivente o una cosa:
 
Il cane abbaia alle persone che camminano per la strada. 
Una frana impedisce il passaggio delle automobili.
 
Sullo stato di un essere vivente o di una cosa:
 
La bambina dormicchia. 
Gli alberi fioriscono in primavera.
 
Su azioni subite dagli esseri viventi o dalle cose:
 
Il gatto è stato morsicato da un cane. 
La lavagna è stata spostata.
 
Inoltre i verbi non si limitano a fornirci informazioni sul tipo di azione, stato, modo di essere, ecc., essi ci informano, insieme ad altre cose che analizzeremo più avanti, il momento in cui l’azione viene effettuata, se nel passato (ho mangiato un panino), nel presente (mangio un panino) o nel futuro (mangerò un panino).
 
In questa sezione dedicata ai verbi analizzeremo:
 
 

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Modi dei verbi italiani

Modi dei verbi italiani

Attraverso i modi verbali, possiamo esprimere in forme diverse ciò che stiamo facendo, sperimentando, pensando ecc.
 
Nell’italiano ci sono sette modi verbali divisi in due gruppi:
 
4 modi finiti
3 modi indefiniti
 
I modi finiti sono chiamati così perché indicano chiaramente sia il numero che la persona che compie l’azione e sono:
 
INDICATIVO che si utilizza per parlare di fatti reali, certi o perlomeno considerati così da chi parla.

CONGIUNTIVO: si utilizza per comunicare opinioni personali, dubbi, sentimenti, speranze, timori.

CONDIZIONALE: si utilizza per esprimere desideri o parlare di avvenimenti subordinati a determinate condizioni.

IMPERATIVO: si utilizza per dare ordini, proibire, consigli, esortare.
 
I modi indefiniti sono chiamati così perché non danno nessun tipo di informazione relativa alla persona e solamente in alcuni casi solo possono indicare il numero e il genere.

INFINITO: esprime l’azione in maniera generica, senza indicare il numero o la persona

PARTICIPIO: indica un’azione come caratteristica attribuita a un nome e può essere utilizzato come aggettivo, come verbo o come avverbio.

GERUNDIO: si utilizza per indicare le circostanze un’azione o se questa è contemporanea o anteriore a un’altra.
 
 

 

Modo indicativo e i suoi tempi

Modo indicativo e i suoi tempi

Il modo indicativo si utilizza per parlare di ciò che è o consideriamo vero e sicuro, infatti è il modo verbale della realtà, della certezza, dell’esposizione obiettiva.

L’inverno è la stagione più fredda dell’anno.

Si compone di otto tempi, 4 tempi semplici:

Presente: mangio
Imperfetto: mangiavo
Passato remoto: mangiai
Futuro: mangerò

e 4 tempi composti:

Passato Prossimo: ho mangiato
Trapassato Prossimo: avevo mangiato
Trapassato Remoto: ebbi mangiato

Futuro Anteriore: avrò mangiato

 
 

Continua a imparare Modo indicativo e i suoi tempi facendo clic sui link qui sotto:

Presente

Imperfetto

Passato prossimo

Passato remoto

Trapassato prossimo

Trapassato remoto

Futuro semplice

Futuro anteriore