I nomi difettivi

I nomi difettivi

I nomi difettivi

 

I nomi difettivi

I nomi difettivi sono usati solo al singolare o solo al plurale poiché mancano di una delle due forme.

Nomi che vengono usati solo al singolare:

  • la maggior parte dei nomi astratti:

il coraggio
l’umiltà
la stanchezza

  • nomi di metalli, di elementi chimici, di materiali:

il ferro
il petrolio

  • alcuni nomi di malattia:

il tifo
la malaria

  • alcuni nomi di cibi o bevande:

il riso
il latte

  • alcuni nomi collettivi:

il fogliame
la roba

  • i nomi dei mesi dell’anno:

gennaio
febbraio

  • i nomi di alcune feste:

la Pentecoste
l’Epifania

  • i nomi che indicano cose uniche in natura:

l’equatore
l’est

  • alcuni nomi del corpo umano:

il sangue
la bile

Nomi che vengono usati solo al plurale:

  • i nomi di oggetti formati da due o più parti uguali:

gli occhiali
i pantaloni

  • i nomi collettivi, che indicano un insieme di cose dello stesso genere:

i viveri
i dintorni

  • i nomi che derivano dal latino e che mancavano in origine del singolare:

le ferie
le tenebre

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Nomi sovrabbondanti

Nomi sovrabbondanti

Nomi sovrabbondanti

 

Nomi sovrabbondanti

I nomi sovrabbondanti hanno due forme di plurale, una di genere maschile e una di genere femminile. I due plurali a volte possono avere lo stesso significato o significato differente.

Nomi che hanno il plurale con lo stesso significato:

il ginocchio (singolare)  –  i ginocchi / le ginocchia (plurale

il sopracciglio (singolare) –  i sopraccigli / le sopracciglie (plurale)

Nomi che hanno il plurale con significato differente:

il corno  –  i corni (strumento musicale) / le corna (degli animali

il filo  –  i fili (della luce) / le fila (di una congiura)

Nomi che hanno doppia forma sia al singolare sia al plurale:

l’orecchio/l’orecchia  –  gli orecchi/le orecchie 

il frutto/la frutta  –  i frutti/le frutte

 

NOMI CON DOPPIA FORMA AL SINGOLARE

Appartengono a questa categoria i nomi che hanno due forme al singolare e una sola forma al plurale:

forestiero/forestiere (singolare) – forestieri (plurale

scudiero/scudiere (singolare)  –  scudieri (plurale)

 

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I nomi composti

I nomi composti

I nomi composti

 

I nomi composti

I nomi composti sono quelli che uniscono due o più parole per dare origine a una nuova parola. La formazione del plurale di questi nomi dipende dal tipo di parole da cui sono costituiti.

  • Le parole formate da due sostantivi cambiano al plurale solamente la desinenza della seconda parola:

l’arcobaleno  –  gli arcobaleni 

l’autostrada  –  le autostrade

  • Le parole formate da un sostantivo + un aggettivo al plurale cambiano entrambe le parole:

la cartastraccia  –  le cartestraccie 

la cassaforte  –  le casseforti

  • Le parole formate da un aggettivo + un sostantivo al plurale cambiano solamente la desinenza della seconda parola:

l’altoparlante  –  gli altoparlanti 

il bassorilievo  –  i bassirilievi

  • Le parole formate da un verbo + un sostantivo plurale non cambiano al plurale:

il cavatappi  –  i cavatappi 

lo stuzzicadenti  –  gli stuzzicadenti

  • Le parole formate da un verbo + un sostantivo singolare di genere femminile non cambiano al plurale:

l’aspirapolvere  –  gli aspirapolvere 

il salvagente  –  i salvagente

  • Le parole formate da un verbo + un sostantivo singolare di genere maschile cambiano al plurale:

il parafango  –  i parafanghi 

il passaporto  –  i passaporti

  • Le parole formate da un verbo + un altro vero o da un verbo + un avverbio non cambiano forma al plurale:

il dormiveglia  –  i dormiveglia 

il viavai  –  i viavai

  • Le parole formate da una preposizione o avverbio + un sostantivo non seguono una regola costante, possono variare o rimanere invariati:

il doposcuola  –  i doposcuola 

il sottopassaggio  –  i sottopassaggi

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I nomi primitivi

I nomi primitivi

I nomi primitivi

 

I nomi primitivi

I nomi primitivi sono parole che derivano (in senso storico) direttamente da parole latine e non da altre parole italiane. 

I nomi primitivi sono composti solamente dalla radice (o morfema lessicale) che indica il significato e dalla desinenza (o morfema grammaticale) che indica il genere o il numero.

I nomi primitivi sono la base che da origine ai nomi derivati, i nomi alterati e i nomi composti.

tavolo 

casa 

albero

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I nomi derivati

I nomi derivati 

I nomi derivati

 

I nomi derivati 

I nomi derivati si originano partendo dai nomi primitivi, ma acquisiscono un significato differente dalla parola da cui derivano.

Carta: cartolaio, cartomante, cartiera, cartoccio, cartella, cartuccia, cartucciera, carteggio, incarto, incartamento, scartoccio, scartoffia, scarto, cartografo, cartografia, cartaceo.

La formazione di un nome derivato, avviene aggiungendo alla radice del nome primitivo degli elementi linguistici particolari, denominati morfemi modificanti.

Se questi morfemi sono situati davanti alla radice del nome si chiamano prefissi, se invece sono situati dopo la radice del nome si chiamano suffissi.

disonore (nome con prefisso

canile (nome con suffisso

ingrandimento (nome con prefisso e suffisso)

 

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I nomi alterati

I nomi alterati 

I nomi alterati

 

I nomi alterati 

I nomi alterati modificano i nomi primitivi da cui prendono forma, dandogli particolari sfumature di grandezza o piccolezza, di bellezza o bruttezza, di simpatia o disprezzo senza la necessità di utilizzare altre parole.

Per alterare un nome si utilizza un suffisso (chiamato suffisso alterativo) che viene aggiunto al nome primitivo. 

Dipendendo dalle qualità che esprimono, i nomi alterati si possono suddividere in: diminutivi, accrescitivi, vezzeggiativi e dispregiativi.

  • I nomi diminutivi indicano qualità di piccolezza, ma possono indicare anche affetto e intimità. I suffissi che si utilizzano maggiormente per realizzare i nomi diminutivi sono:  –ino, –etto, –ello, –icello, –icciolo, –olino e –otto

piattino (piatto

casetta  (casa

finestrella (finestra

campicello (campo

porticciolo  (porto)    

sassolino (sasso

aquilotto (aquila)

 

  • I nomi accrescitivi indicano qualità di grandezza, anche se a volte può avere un valore dispregiativo (vecchione, donnone, ecc.). Per realizzare un accrescitivo si utilizzano i suffissi: –one, –accione, –acchione:

portone (porta

omaccione (uomo

furbacchione (furbo)

  • I nomi vezzeggiativi hanno un significato si affetto, di simpatia, si usano per esprimere la propria vicinanza emotiva o fisica. Per realizzare un vezzeggiativo si utilizzano i suffissi: –uccio, –acchiotto, –olo, –otto, –uzzo:

cavalluccio (cavallo

orsacchiotto (orso

figliolo (figlio

ragazzotto (ragazzo

pietruzza (pietra)

  • I nomi peggiorativi o dispregiativi esprimono disprezzo, antipatia, avversione. Per realizzare un peggiorativo si utilizzano i suffissi: –accio, –astro, –azzo, –aglia, –ucolo, –onzolo, –uncolo, iciattolo:

ragazzaccio (ragazzo

giovinastro (giovane

amorazzo (amore

gentaglia (gente

poetucolo (poeta

mediconzolo (medico

ladruncolo (ladro

omiciattolo (uomo)

Bisogna fare attenzione con i nomi primitivi che presentano terminazioni uguali ai nomi alterati ma non lo sono, perché le loro sillabe finali non sono suffissi ma fanno parte della radice della parola:

bottone 

tacchino 

focaccia 

mattone

 

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I nomi composti

I nomi composti 

I nomi composti

 

I nomi composti 

I nomi composti sono formati dall’unione di due o più parole e danno origine a un nuovo nome con un significato differente. 

Le parole che si uniscono per formare i nomi composti possono essere di vario tipo:

Nome + nome: madreperla, pescecane, caposquadra

nome + aggettivo: pastasciutta, cartapesta, pellerossa

aggettivo + nome: altopiano, francobollo, mezzogiorno

aggettivo + aggettivo: dolceamaro, sordomuto, rossonero

avverbio + avverbio: malvolentieri

avverbio + aggettivo: sempreverde, malsano

avverbio + verbo: benestare

nome + verbo: manomettere

verbo + nome: portalettere, passaporto, parafango

verbo + verbo: dormiveglia, saliscendi, fuggifuggi

verbo + avverbio: posapiano

Preposizione (impropria) + nome: soprannome, sottoufficiale

Preposizione (impropria) + verbo: sottostimare

Nome + preposizione + nome: ficodindia

«Capo» + nome: capolavoro, capogiro, capoluogo, capodanno

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Il femminile dei nomi di professioni

Il femminile dei nomi di professioni

Il femminile dei nomi di professioni

 

Il femminile dei nomi di professioni

Non esistono regole chiare per la formazione del femminile dei nomi di professione, dato che per vari motivi di ordine sociale, la donna ha potuto accedere a molte di queste professioni da poco tempo.

Con i cambiamenti socioculturali avvenuti nel corso degli anni, professioni che anteriormente erano riservate solo agli uomini, sono ora comunemente praticate anche dalle donne; questo ha posto il problema linguistico di come si devono indicare i nomi femminili di tali professioni.

Dato che non esistono delle regole generali a riguardo, vediamo come dobbiamo comportarci per formare il femminile dei nomi di professioni o cariche:

con alcuni nomi si cambia la terminazione (-o) con la terminazione (-a):

il maestro – la maestra
il sarto – la sarta
il cuoco – la cuoca
il fornaio – la fornaia
il netturbino – la netturbina
il ballerino – la ballerina

con i nomi di professione che appartengono ai nomi comuni, cioè che sono uguali al maschile e al femminile, è sufficiente cambiare l’articolo che li antecede:

il preside – la preside
il regista – la regista
il cantante – la cantante
il farmacista – la farmacista
il dentista – la dentista
il giornalista – la giornalista
il musicista – la musicista
il parlamentare – la parlamentare

ma occorre prestare attenzione ad alcuni nomi dove anche la terminazione (-e) deve essere cambiata con la terminazione (-a):

l’infermiere – l’infermiera
il portiere – la portiera
il cameriere – la cameriera
il giardiniere – la giardiniera

con molti nomi che hanno la terminazione in (-tore) si cambia la terminazione in (-trice):

l’attore – l’attrice
lo scrittore – la scrittrice
il pittore – la pittrice
il senatore – la senatrice
l’ispettore – l’ispettrice
il direttore – la direttrice

con alcuni nomi di professioni si forma il femminile aggiungendo il suffisso (-essa) alla forma maschile:

il dottore – la dottoressa
il professore – la professoressa
lo studente – la studentessa

ma occorre fare attenzione a utilizzare il prefisso (-essa), perché alcune forme risultanti potrebbero avere una connotazione ironica e dispregiativa:

ministro – ministressa
filosofo – filosofessa
generale – generalessa
il medico – la medichessa
il giudice – la giudichessa
l’avvocato – l’avvocatessa
l’amministratore – l’amministratrice
il vigile – la vigilessa

in questi casi sarebbe opportuno usare il nome maschile anche per le donne o in altri casi aggiungere al nome maschile la parola “donna”:

l’avvocato Giuliana
l’amministratore Ivana

la donna poliziotto
la donna magistrato

anche se ultimamente, per evitare l’uso sessista della lingua, si tende ad usare la forma femminile con la terminazione (-a):

avvocato – avvocata
notaio – notaia
magistrato – magistrata
prefetto – prefetta

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Esercizi sugli usi degli articoli partitivi

Esercizi sugli usi degli articoli partitivi

Esercizi sugli usi degli articoli partitivi

ISTRUZIONI DEGLI ESERCIZI

Qui puoi trovare diversi tipi di esercizi sugli usi degli articoli partitivi totalmente interattivi. Scegli l’esercizio che preferisci e segui attentamente le istruzioni indicate per poterlo completare. Alla fine dell’esercizio riceverai una valutazione riguardante il tuo livello di preparazione con l’elenco delle risposte corrette e delle risposte sbagliate che hai fatto. Per ogni risposta sbagliata ti viene indicata qual era la risposta corretta.

Se ricevi una valutazione insufficiente ti consiglio di ripassare la materia e rifare l’esercizio fino ad ottenere il voto minimo.

Trascina le parole

In questa attività interattiva ci sono delle frasi dove le espressioni (alcuni, alcune, un po’ di) possono essere sostituite dagli articoli partitivi. Devi fare clic sugli articoli partitivi che si trovano a parte e mantenendo premuto il pulsante del mouse, trascinarli sulla casella che si trova al lato dell’espressione corrispondente. Per maggior comodità puoi anche solamente fare clic sugli articoli e poi fare clic sugli spazi per unirli. Quando hai completato l’esercizio, fai clic sul pulsante azzurro <Verifica> per vedere il punteggio ottenuto. Se non sei riuscito/a a completare l’esercizio correttamente, fai clic sul pulsante azzurro <Mostra soluzione> per vedere quali sono stati gli errori che hai fatto. Se vuoi rifare l’esercizio fai clic su <Riprova>.


Cerca le parole nell’immagine

In questa immagine ci sono una serie di nomi al singolare alcuni dei quali si possono usare con l’articolo partitivo. Individua quali sono e selezionali facendo clic con il mouse su di essi.


GIRA LA CARTA

Gli articoli partitivi possono essere usati come plurale degli articoli indeterminativi. Osserva la carta e trasforma mentalmente al plurale le frasi proposte. Poi fai clic sul pulsante azzurro <Gira> e controlla se quello che avevi pensato era corretto. Se hai indovinato fai clic sul pulsante <Ho fatto bene!>, se hai sbagliato fai clic sul pulsante <Ho sbagliato>. Quando hai finito l’esercizio puo controllare il punteggio ottenuto. L’esercizio ti permette di ripeterlo dall’inizio o continuare con la giocata successiva per imparare meglio quello che hai sbagliato.


Trova l’errore

Ci sono casi in cui non si può usare l’articolo partitivo. Individua fra le frasi seguenti quali sono quelle che stanno usando l’articolo partitivo  quando non dovrebbero. Selezionale facendo clic sul numero che si trova all’inizio. Quando hai selezionato tutte le frasi sbagliate, puoi fare clic sul pulsante azzurro <Verifica> per vedere il punteggio ottenuto. Se non sei riuscito/a a individuare tutte le frasi, fai clic sul pulsante azzurro <Mostra soluzione> per vedere quali erano le parole che dovevi selezionare. Se vuoi rifare l’esercizio fai clic su <Riprova>.

 

Esercizi sugli usi particolari dell’articolo

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Esercizi sugli usi particolari dell'articolo

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ISTRUZIONI DEGLI ESERCIZI

Qui puoi trovare diversi tipi di esercizi sugli usi particolari dell’articolo totalmente interattivi. Scegli l’esercizio che preferisci e segui attentamente le istruzioni indicate per poterlo completare. Alla fine dell’esercizio riceverai una valutazione riguardante il tuo livello di preparazione con l’elenco delle risposte corrette e delle risposte sbagliate che hai fatto. Per ogni risposta sbagliata ti viene indicata qual era la risposta corretta.

Se ricevi una valutazione insufficiente ti consiglio di ripassare la materia e rifare l’esercizio fino ad ottenere il voto minimo.

Seleziona l’opzione corretta

In questa attività ti vengono offerte delle frasi che contengono degli articoli determinativi delle quali solo una è corretta. Devi selezionare quella che consideri corretta, facendo clic con il mouse su di essa. Quando hai selezionato la frase devi aspettare un paio di secondi che il sistema registri la tua risposta e ti segnali se hai risposto correttamente, poi automaticamente cambierà frase. Quando hai finito l’esercizio potrai vedere il risultato. Se vuoi puoi vedere gli errori che hai commesso facendo clic con il mouse sul pulsante azzurro <Mostra soluzione> o puoi rifare l’esercizio facendo clic sul pulsante azzurro <Riprova>.


Completa con gli articoli quando è necessario.

Scrivi nelle caselle bianche gli articoli determinativi solamente quando sono necessari. Quando non ci vuole l’articolo scrivi la lettera ”X” nella casella bianca. Quando hai completato l’esercizio, puoi fare clic sul pulsante azzurro <Verifica> per vedere il punteggio ottenuto. Se non sei riuscito/a a compeltare correttamente tutte le caselle bianche, fai clic sul pulsante azzurro <Mostra soluzione> per vedere quali sono stati gli errori che hai fatto. Se vuoi rifare l’esercizio fai clic su <Riprova>.


Trova l’errore

Questa attività si compone di dieci frasi dove ogni parola può essere selezionata con il mouse in maniera indipendente. Le frasi offerte a volte contengono degli articoli determinativi che non dovrebbero essere usati. Devi individuarli e selezionarli facendo clic con il mouse su di essi. Quando hai selezionato tutti gli articoli determinativi usati in maniera sbagliata, puoi fare clic sul pulsante azzurro <Verifica> per vedere il punteggio ottenuto. Se non sei riuscito/a a trovare tutti gli errori, fai clic sul pulsante azzurro <Mostra soluzione> per vedere quali erano gli articoli determinativi che dovevi selezionare. Se vuoi rifare l’esercizio fai clic su <Riprova>.


Trascina gli articoli

Devi completare le frasi trascinando sulle caselle bianche gli articoli determinativi quando sono necessari e la parola “NO” quando non sono necessari. Per maggior comodità puoi anche solamente fare clic sulle parole e poi fare clic sugli spazi per unirli. Quando hai completato l’esercizio, fai clic sul pulsante azzurro <Verifica> per vedere il punteggio ottenuto. Se non sei riuscito/a a completare l’esercizio correttamente, fai clic sul pulsante azzurro <Mostra soluzione> per vedere quali sono stati gli errori che hai fatto. Se vuoi rifare l’esercizio fai clic su <Riprova>.


GIRA LA CARTA

Questo gioco ti permette di esercitarti sugli usi particolari degli articoli determinativi. Osserva la carta e risolvi mentalmente l’esercizio secondo le indicazioni. Poi fai clic sul pulsante azzurro <Gira> e controlla se la tua risposta è corretta. Se hai indovinato fai clic sul pulsante <Ho fatto bene!>, se hai sbagliato fai clic sul pulsante <Ho sbagliato>. Quando hai finito l’esercizio puo controllare il punteggio ottenuto. L’esercizio ti permette di ripeterlo dall’inizio o continuare con la giocata successiva per imparare meglio quello che hai sbagliato.