Le forme degli aggettivi qualificativi

GRAMMATICA ITALIANA

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Le forme degli aggettivi qualificativi: il genere e il numero

Le forme degli aggettivi qualificativi
 
La forma dell’aggettivo qualificativo si riferisce al genere e al numero degli aggettivi qualificativi e segue le stesse regole della forma del nome.
 
Quindi, la forma dell’aggettivo qualificativo, generalmente varia cambiando la desinenza dell’aggettivo in rapporto al genere (maschile o femminile) e al numero (singolare e plurale).
 
  • Le forme degli aggettivi qualificativi di genere maschile e singolari che finiscono con la vocale (-o) sono quattro, due per il numero e due per il genere:
bello (singolare maschile) 
bella (singolare femminile) 
belli (plurale maschile) 
belle (plurale femminile)
  • Le forme degli aggettivi qualificativi che al maschile singolare finiscono in (-ista), in (-cida) e in (-ita), sono tre, una un’unica per il genere e due per il numero:
pittore o pittrice surrealista (singolare sia maschile sia femminile) 
pittori surrealisti (plurale maschile) 
pittrici surrealiste (plurale femminile)
atteggiamento o volontà omicida (singolare sia maschile sia femminile)
atteggiamenti omicidi (plurale maschile) 
volontà omicide (plurale femminile)
ragazzo o ragazza ipocrita (singolare sia maschile sia femminile) 
ragazzi ipocriti (plurale maschile) 
ragazze ipocrite (plurale femminile)
  • Le forme degli aggettivi qualificativi che al singolare finiscono in (-e), sono solamente due, una forma per il singolare sia femminile sia maschile e una forma per il plurale sia femminile sia maschile:
bambino o bambina felice (singolare sia maschile sia femminile) 
bambini o bambine felici (plurale sia maschile sia femminile)
 
Ci sono inoltre degli aggettivi qualificativi che sono invariabili, che hanno un’unica forma valida per entrambi i generi e numeri.
  • Gli aggettivi in (-i):
pari
impari
dispari
  • Alcuni aggettivi indicanti colore:
rosa
blu
viola
  • Coppie di aggettivi indicanti gradazioni di colore:
verde chiaro
verde scuro
  • Coppie di aggettivi formati da un aggettivo indicante un colore e da un sostantivo:
rosso fuoco
verde bottiglia
  • Le locuzioni avverbiali usate come aggettivi:
dabbene
perbene
dappoco
  • L’aggettivo arrosto:
pollo arrosto
polli arrosto
  • Alcuni aggettivi formati da –anti e un sostantivo:
faro antinebbia
fari antinebbia
 
Occorre ricordare le forme degli aggettivi qualificativi particolari dei plurali che generalmente corrispondono a quelle già viste per i nomi:
  • Gli aggettivi in (-co) formano il plurale in (-chi) e gli aggettivi in (-ca) formano il plurale in (-che) se sono piani, cioè accentati sulla penultima sillaba:
un tavolo bianco  –  dei tavoli bianchi
una sedia bianca  –  delle sedie bianche
 
ma ci sono delle eccezioni come:
 
amico – amici
greco – greci
  • Gli aggettivi in (-go) formano il plurale in (-ghi) e gli aggettivi in (-ga) formano il plurale in (-ghe) se sono piani, cioè accentati sulla penultima sillaba.
formato analogo – formati analoghi 
edizione analoga – edizioni analoghe
  • Gli aggettivi in (-io) possono formare il plurale con una sola (-i) o con due (-i) dipendendo se la (-i) del gruppo di vocali (-io) è accentata oppure no:
un ragazzo serio – dei ragazzi seri (i non accentata) 
tetto natio – tetti natii (i accentata)
  • Gli aggettivi in (-cia) e in (-gia) formano il plurale al femminile in (-cie) e (-gie) quando la lettera (c) e (g) sono precedute da vocale e in (-ce) e (-ge) quando sono precedute da consonante:
sudicia – sudicie 
saggia – sagge
  • Gli aggettivi bello, quello, buono e santo possono prendere differenti forme di singolare o plurale a seconda a seconda della lettera iniziale del nome a cui si riferiscono:
bel ragazzo 
bell’albero 
bella ragazza 
bello studente 
bei ragazzi 
begli alberi 
belle ragazze
 
 

 

 

Gli aggettivi numerali – introduzione

GRAMMATICA ITALIANA

Gli aggettivi numerali

Gli aggettivi numerali forniscono informazione sulla quantità esatta e sull’ordine di successione delle persone, animali o cose cui si riferiscono.
 
In una frase possiamo trovare varie forme numeriche espresse e in base al tipo di informazione numerica che offrono, si possono dividere in tre specie: aggettivi numerali cardinali, aggettivi numerali ordinali e aggettivi numerali moltiplicativi.
 
Gli aggettivi numerali
 
Si usano gli aggettivi numerali cardinali per indicare una quantità numericamente definita della cosa nominata:
 
ci sono tre persone;
 
per indicare l’ordine di successione in cui si trova una cosa nominata:
 
passami il terzo libro;
 
per indicare quante volte una cosa è maggiore di un’altra oppure quante sono le parti di cui si compone una cosa:
 
fare un doppio lavoro
stipulare una triplice alleanza
 
Normalmente l’aggettivo numerale si premette al nome cui fa riferimento, però ci sono dei caso in cui è possibile o obbligatorio collocarlo dopo il nome cui si riferisce, come per esempio con i nomi di sovrani o pontefici:
 
quinto piano (prima del nome)
Federico V (dopo il nome)
 
 
 
 

 
 
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Gli aggettivi determinativi o indicativi

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Gli aggettivi determinativi o indicativi

Gli aggettivi determinativi o indicativi
 
Gli aggettivi determinativi (o indicativi), aggiungono al nome cui si riferiscono una particolare determinazione senza specificare le sue qualità, identificano delle caratteristiche indefinite, di possesso, di posizione, di quantità o numero.
 
A seconda del tipo di determinazione che esprimono, gli aggettivi determinativi si possono classificare in:
  • Aggettivi possessivi, per esprimere una determinazione di possesso specificando a chi appartiene la persona, cosa o animale indicata dal nome:
il tuo cane
il nostro professore
  • Aggettivi dimostrativi, per indicare una posizione di qualcuno o qualcosa, nello spazio o nel tempo, rispetto alla posizione dell’interlocutore:
questa matita
quel giorno
  • Aggettivi indefiniti, per indicare in modo generico, senza specificare con precisione, la quantità e a volte la qualità del nome cui si riferisce:
abbiamo lavorato parecchio
alcuni libri non servono
  • Aggettivi numerali, per indicare informazioni precise su una quantità o la collocazione all’interno in una serie numerica:
quattro mesi
il quarto mese
  • Aggettivi interrogativi, per introdurre una domanda (diretta o indiretta) sulla qualità, la quantità o l’identità dei nomi a cui riferiscono:
Che libro hai letto?
Quale ragazzo?
Quanti giorni hai di vacanze?
  • Aggettivi esclamativi, per esprimere una determinazione esclamativa, cioè introdurre un’esclamazione:
Che bravo!
Quanto spreco!
 
 

 



 


 

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Gli aggettivi qualificativi

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Gli aggettivi qualificativi

gli aggettivi qualificativi
 
Gli aggettivi qualificativi forniscono informazioni sulle qualità e sulle caratteristiche di una persona, una cosa, un animale o un’entità astratta, ci permettono cosi di esprimere meglio ciò che vogliamo trasmettere arricchendolo di sfumature rilevanti.
 
Gli aggettivi qualificativi consentono anche di differenziare una persona, animale o cosa rispetto a un’altra. Per esempio la frase “la bicicletta arancione” non fornisce solamente informazione sul colore della bicicletta, ma l’aggettivo “arancione” permette di individuare una bicicletta specifica fra tante di diverso colore.
 
Inoltre l’aggettivo qualificativo può essere usato con funzione attributiva quando viene usato  come attributo del nome, cioè attribuisce al nome una qualità:
 
la musica triste mi mette malinconia
 
o può essere usato con funzione predicativa quando l’aggettivo non si unisce direttamente al nome ma mediante una voce del verbo essere, cioè dice qualcosa del nome a cui si riferisce:
 
la musica è triste
 
C’è un tipo particolare di aggettivi qualificativi che derivano da nomi che vengono denominati aggettivi di relazione o relazionali:
 
annuale (da anno)
artistico (da artista)
 
questo tipo di aggettivi non si riferiscono a una qualità vera e propria, quanto all’esistenza di una relazione fra il nome a cui l’aggettivo fa riferimento e il nome da cui si deriva:
 
la zona tropicale 
i problemi economici
  

 

 

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L’aggettivo

L’AGGETTIVO

 

L' aggettivo
 
 

L’aggettivo

 
Gli aggettivi (dal latino nomen adiectivum, parola che si aggiunge) sono parole che accompagnano i nomi arricchendone il significato e dando informazioni che permettono indicare una particolare qualità:



un albero grande
un film interessante
delle persone educate
 
o per determinare meglio aspetti particolari come la quantità, il numero, la posizione, il possesso e cosi via:
 

il mio libro (possesso)

 quella lavagna (posizione)

 ho comprato alcune pizze (quantità)

 ci sono quattro studenti (numero)

 
Secondo l’informazione che forniscono riguardo al nome a cui fanno riferimento, gli aggettivi possono essere distinti in: aggettivi qualificativi e aggettivi determinativi (o indicativi).
 

Gli aggettivi possono anche avere due funzioni:

  • funzione attributiva, quando il nome e l’aggettivo sono collegati direttamente
la rosa gialla
il tavolo antico
  • funzione predicativa, quando il nome e l’aggettivo sono collegati indirettamente attraverso un verbo
la rosa è gialla
il tavolo è antico
 
Quando un aggettivo segue un verbo, occorre distinguere tra la funzione predicativa dove l’aggettivo introduce una caratteristica al nome collegandosi direttamente con questo:
 
il treno veloce
 
e la funzione avverbiale dove l’aggettivo non si collega direttamente al nome e serve per modificare il significato del verbo:
 
il treno corre veloce