Gli aggettivi alterati
GLI AGGETTIVI ALTERATI
Gli aggettivi alterati

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Gli aggettivi alterati, sono aggettivi qualificativi ai quali è stato aggiunto un suffisso per modificare un poco il loro significato primitivo. Questo permette esprimere particolari sfumature delle qualità di cui sono portatori, per comunicare meglio ciò che vogliamo dire riguardo la qualità di una persona, un animale o una cosa:
furbino (furbizia infantile)
furbetto (furbizia simpatica)
furbone (furbizia negativa)
furbacchione (furbizia negativa)
furbastro (furbizia condannabile)
Gli aggettivi alterati usano gli stessi suffissi usati per i nomi alterati per alterare gli aggettivi e si possono dividere in:
- Diminutivi con l’aggiunta dei suffissi (-ino, -etto, -ello, -erello, -uccio ecc.) per dare un’idea di diminuzione
Piccolo – piccolino
- Vezzeggiativi con l’aggiunta dei suffissi (-uccio, -occio) per dare un’idea di grazia
Caldo – calduccio
- Accrescitivi con l’aggiunta del suffisso (-one) per dare un’idea di accrescimento
Pigro – pigrone
- Peggiorativi o dispregiativi con l’aggiunta dei suffissi (-accio, -astro, -ucolo ecc.) per dare un’idea di disprezzo
giovane – giovinastro
- Attenuativi con l’aggiunta dei suffissi (-ognolo, -iccio, -uccio, -astro ecc.) per attenuare il significato della qualità indicata dall’aggettivo:
malato – malaticcio
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